La nostra storia
La Sagra Musicale Malatestiana nasce nel 1950 in una duplice ricorrenza: il quinto centenario della costruzione del Tempio Malatestiano e contemporaneamente la sua riapertura al pubblico, dopo due pesanti bombardamenti delle fortezze volanti americane, il 28 dicembre 1943 e il 29 gennaio 1944, che ne avevano danneggiato l’abside e il sagrato. Con un minuzioso lavoro di restauro il 30 luglio 1950 il Tempio viene riconsegnato ai riminesi e 5 giorni dopo, il 5 agosto 1950 la grande musica viene chiamata a celebrare nel modo più solenne il prestigioso capolavoro di Leon Battista Alberti. In uno scenario di rara bellezza inizia la più lunga e la più avvincente avventura musicale di un territorio che va ben oltre Rimini, attraversa decenni e generazioni, testimone di mutamenti epocali. Il binomio inscindibile della Sagra con il Tempio, all’origine e dopo, crea un reciproco arricchimento in cui entrambi devono qualcosa all’altro.
Ma dal 1992 il Tempio non c’è più, quel fascio di suggestioni contemplative viene meno, eppure la Sagra non solo non si ferma, inizia anzi un’impennata che porta a raddoppiare le presenze e a trovare uno stato di salute mai conosciuto prima. Sono stati anni terribili quelli fuori dal Tempio, anni di spaesamento per un pubblico che si fidelizza sempre al luogo, oltre che ai contenuti. Prima all’aperto in preda alla sindrome da servizio meterologico poi finalmente al chiuso, ma anche lì quanta fatica all’inizio. Anni di pellegrinaggio scoraggianti sempre in attesa di una ricostruzione annunciata che non veniva mai. Ce n’è voluto per riconquistarla quella fidelizzazione, per convincere noi stessi che la soluzione nuova era per niente male (padiglioni della vecchia Fiera), dal punto di vista funzionale e acustico, al punto che il pubblico della Sagra in quegli anni è raddoppiato. Nel 2009 la Sagra trasloca nell’Auditorium del nuovo Palacongressi dove arriva con un patrimonio immenso, non in denaro liquido s’intende, ma di competenze, di pubblico, di una crescita della cultura musicale che sta al pari con città più dotate di Rimini di risorse e spazi idonei. Poi nel 2018, dopo 75 anni da quei bombardamenti che avevano distrutto il Tempio Malatestiano ma anche il teatro, il Teatro Galli viene riconsegnato alla Città di Rimini e diventa la “casa” definitiva della Sagra Musicale Malatestiana.
Nel corso della sua storia la Sagra Musicale Malatestiana ha visto calcare il proprio palco da artisti del calibro di Riccardo Muti, Roberto Abbado, Yuri Temirkanov, Valey Gergiev, Sergiu Celibidache, Daniel Harding, Lorin Maazel, Georges Prêtre, Kurt Masur, Simone Rattle, Giuseppe Sinopoli, Daniele Gatti, Myung whun-Chung, Antonio Pappano, Yuri Temirkanov, Yannick Nézet-Séguin, Zubin Mehta, Vladimir Azkenazy, Esa Pekka Salonen, Jordi Saval, Mstislav Rostropovich, Martha Argerich, Arturo Benedetti Michelangeli, Maurizio Pollini, Uto Ughi, Giovanni Sollima, Mario Brunello, Maria Joao Pres, Cecilia Bartoli, con le orchestre più prestigisose del firmamento internazionale.
La cultura a Rimini è una delle architravi del progetto di sviluppo per il futuro. Si compone e si ricompone, allora, il senso e la necessità della storia, che è anche quella intuizione di pochi che nelle macerie lasciate dal conflitto bellico videro nella Sagra Musicale Malatestiana un luogo e un simbolo di rinascita.
La Sagra Musicale Malatestiana 2024 taglia il traguardo della 75esima edizione con un cartellone che ospita ancora grandi orchestre, direttori e solisti, offrendo la ribalta anche ai giovani talenti e a progetti che intersecano la musica con gli altri linguaggi artistici e spaziando dalla musica antica al repertorio contemporaneo, fino alla consueta incursione ai confini con l’industria culturale nella rassegna Percuotere la Mente.